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ALLUVIONI E SICCITÀ – LE PROFESSIONI INTELLETUALI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

Alla Camera dei deputati si è tenuto un importante confronto fra le categorie professionali sul tema “Alluvioni e siccità: due aspetti di una stessa realtà”.

Coordinati da Ciuccio Devis, non nuovo a queste iniziative, anche a livello europeo, l’incontro è stato aperto dall’On. Agostino Santillo, autore di un libro indagine sull’applicazione del superbonus 110%.

L’incontro ha seguito una intervista/domande che il moderatore ha richiesto al rappresentante del Collegio dei periti Agrari e Periti Agrari Laureati – Igor Bombardi, che da consigliere ravennate si è trovato direttamente a “occuparsi” dell’evento catastrofale che ha colpito la Romagna.

Ciuccio rivolgendosi a Igor gli ha chiesto: “Stima dei danni da alluvioni, trombe d’aria, siccità, i Periti Agrari sono in prima linea anche su tali temi ed ormai la figura professionale sta cambiando pelle integrando all’esperienza “di campo” l’uso di nuovi strumenti peritali e innovazioni tecnologiche: lo domandiamo a Igor Bombardi – Consigliere nazionale CNPAPAL chiedendogli anche di rappresentare una fotografia dello stato attuale del Ravennate:

La figura professionale del perito agrario e perito agrario laureato, ha una esperienza nota e un profilo in prima linea quando si parla di stima del danno in agricoltura; il percorso formativo degli appartenenti alla categoria parte dalla scuola secondaria di secondo livello con elementi di stima e perizia, che confermano quanto siano indispensabili questi elementi della professione.

Ogni anno molti nostri colleghi sono impegnati, specie durante l’estate, nella stima dei danni da avversità climatiche per quelle aziende agricole che hanno preventivamente stipulato Polizze assicurative con le diverse realtà del mondo assicurativo che operano in agricoltura. Va purtroppo evidenziato che delle circa 600.000 aziende PAC solo 60.000  si assicurano con compagnie in maniera agevolata dallo Stato e queste sono concentrate quasi tutte al centro/nord, di cui 60% frutteti e vigneti; Delle  60.000 imprese agricole assicurate, solo il 30%, assicura, oltre alle avversità di frequenza e accessorie (grandine, colpo di sole, vento forte, eccesso di pioggia), anche i danni catastrofali in cui sono compresi gelo, siccità e fenomeni alluvionali.

Questa conferma come la cultura del rischio in agricoltura debba ancora radicarsi, ma se non aumenta la base di aziende che possano richiedere e che richiedono questi servizi assicurativi, rendendoli accessibili economicamente a tutti, questi strumenti non saranno forniti alle aziende agricole. È di tutta evidenza che senza intervento dello Stato diventa difficile ampliare la platea delle aziende assicurate.

La criticità dell’accesso alla copertura rischi in agricoltura influisce anche sull’accesso del credito delle aziende agricole, vedi Sistema Basilea 2-3.

Bombardi ha insistito nell’evidenziare che i Periti Agrari e Periti Agrari Laureati sono a favore della diffusione degli strumenti assicurativi per le aziende agrarie anche per quelle forme catastrofali che sempre più coinvolgono il nostro ambiente. Anche la recente costituzione del fondo catastrofale AGRI_CAT che ha una disponibilità di circa 380 mln di Euro, prelevati dalle destinazioni dei fondi PAC, pur essendo importante, risulta essere insufficiente ad avviare e applicare una diffusa forma di copertura delle imprese agricole nella loro totalità.

Bombardi ha affermato che: “Se ci limitiamo a inquadrare l’apporto che la figura professionale del Perito Agrario può fornire nella stima del danno, anche avvalendosi di tecnologia e strumentazione oggi disponibile e di grande supporto come droni, software, uso di cartografia e mappe satellitari, restiamo però confinati ad una parte in cui non è previsto il contributo della mia categoria professionale in tutto quello che è PREVENZIONE! Il professionista deve entrare nel sistema di progettazione della mitigazione del rischio delle avversità catastrofali essere quindi a disposizione di quelle strutture multidisciplinari che operano nella prevenzione e progettazione degli interventi di interi territori. Per fare qualche esempio, GELO primaverile la mia regione, Emila Romagna, con i recenti PSR ha fornito contributi per installazioni di ventole antibrina. Un solo impianto può essere a servizio di tante aziende confinanti... Ma se ogni agricoltore si organizza in proprio e non in connessione con chi gli è accanto, l’installazione delle ventole può non tenere conto della situazione globale di un comprensorio e avere, come si vede già ora, parti della coltura in cui l’effetto di mitigazione della ventola non risulta efficace.

Roma 18 luglio 2023