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UN PROGETTO PER "FAR CRESCERE" IL LUPPOLO

 

 Il Luppolo da qualche tempo ha preso la scena dei lavori del MIPAAF. Qualcuno lo ha definito un eccesso di attenzione dedicato ad una coltura marginale, quasi insignificante (circa 60 ettari).

Eppure a scorrere i dati delle importazioni, ma soprattutto a leggere i dati di una crescente domanda dovuta non solo allo sviluppo dei birrifici artigianali, si coglie tutto il valore di quel tavolo ministeriale coordinato dal Dott. Manzo.

Come spesso accade, una coltura ritenuta nuova, pone anche domande nuove sui metodi di coltivazione, sulla ricerca di cultivar di qualità, sulla registrazione di prodotti antiparassitari dedicati, sulla filiera della raccolta, essiccazione, conservazione e commercializzazione. Domande che nel passato hanno portato il Paese ad “adattarsi” a nuove colture. Ad esempio la coltivazione della soia, del girasole, del sorgo, della quarta gamma con la produzione di strumentazione l’implementazione di filiere prima inesistenti.

Ma vi è un altro punto particolarmente rilevante, che valorizza i temi prima citati, che caratterizza la promozione di nuove colture e che qualche volta non viene considerato per quel valore che ha: “l’uomo, il tecnico, l’imprenditore e il professionista”. Senza conoscenza si corre il rischio di promuovere iniziative improvvisate e di respiro corto.

Senza queste figure che operano per l’affermazione della coltura anche il luppolo potrebbe fare la fine di altre colture: coltivazione di biomasse, la coltivazione del bambù, ecc.

Per questo l’iniziativa, che ha promosso il Collegio di Milano ed in particolare il Segretario Angelo Arpano, che rappresenta il Consiglio Nazionale al tavolo tecnico del luppolo, di coinvolgere l’ERSAF (Ente Regionale Servizi Agricoli e Forestali, Ente strumentale della Regione Lombardia), ha assunto un valore particolarmente rilevante.

Alla video era presente tutto l’ufficio: il Dott. Stefano Brenna dirigente dell’U.O. Conoscenza e sviluppo dell’innovazione in ambito agroforestale, la D.ssa Uta Biino e la D.ssa Lorena Verdelli,  si sono confrontati soprattutto con Angelo Arpano che ha proposto un progetto promosso dal Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, coordinato dall’ERSAF, che coinvolga alcuni ITA, alcuni esperti universitari, di comprovata conoscenza ed esperienza del luppolo.

Al termine dell’incontro il Dott. Brenna ha assunto l’impegno di coinvolgere il Presidente e il Direttore di ERSAF per promuovere con il Collegio dei Periti Agrari un progetto che promuova la coltivazione del luppolo di qualità.

Non ci rimane che aspettare … attivamente, fiduciosi.

Un grazie ad Angelo e al Collegio di Milano e alla disponibilità cordiale dell’ERSAF.