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Gaetano Briganti, figura storica dell’istruzione agraria

 

 

Allo studioso diplomato alla Scuola di Viticoltura di Avellino (oggi Istituto Tecnico Agrario “F. De Santis”) e laureato a Portici è intitolato l’Istituto Tecnico Agrario di Matera 

 

Tra le figure storiche che hanno contribuito a far evolvere l’istruzione agraria è doveroso ricordare l’eminente agronomo Gaetano Briganti del quale domani ricorre l’anniversario della nascita. Allo studioso nato a Grassano (Matera) il 6 aprile 1875 e deceduto a Napoli il 17 giugno 1934 è intitolato l’Istituto Tecnico Agrario Statale (ITAS) di Matera. Appartenente ad una famiglia di agricoltori, dopo l’infanzia e l’adolescenza passate nel suo paese intraprese gli studi nelle discipline agrarie alla Regia Scuola di Viticoltura e di Enologia di Avellino (oggi Istituto Tecnico Agrario, specializzato in viticoltura ed enologia “F. De Santis”). Avendo dimostrato notevole intelligenza e volontà come studente proseguì nella prestigiosa Scuola Superiore di Agricoltura di Portici (Na), dove ebbe modo di instaurare un legame amicale che manterrà negli anni seguenti con l’illustre corregionale Francesco Saverio Nitti, allora docente di Economia Politica, Statistica e Legislazione Agraria e in seguito, presidente del Consiglio dei ministri e più volte ministro. Briganti concluse il suo percorso di studi a Portici nel 1898. La sua brillante carriera si svolse sia al servizio delle Cattedre Ambulanti di Agricoltura (tra i vari incarichi fu direttore della Regia Cattedra Ambulante di Agricoltura di Matera con sede a Ferrandina) sia come docente, in tale veste fu molto amato dai suoi allievi. Iniziò dall’insegnamento al Regio Istituto Agrario di Avellino per poi raggiungere l’autorevole ruolo di professore ordinario di Arboricoltura a Portici. All’attività teorica affiancò quella pratica al servizio del ministero dell’Agricoltura facendo parte di vari gruppi di lavoro tesi all’ammodernamento e alla trasformazione del settore primario. Intrattenne proficui rapporti di stima e collaborazione con il grande meridionalista lucano Giustino Fortunato. Il suo pensiero e la sua azione furono orientati al progresso e al riscatto delle masse contadine, allo sviluppo dell’agricoltura con particolare riferimento all’innovazione tecnica e varietale e al potenziamento dell’istruzione e della propaganda agraria. Molto vasta e apprezzata fu l’attività pubblicistica con saggi, studi e articoli su giornali e riviste di settore. Per un approfondimento sullo studioso si segnala il volume di Giacinto Donno, che fu suo allievo, dal titolo “Gaetano Briganti - Maestro di Agricoltura” (Industria Grafica Laterza, Bari 1975, pp. 340), dato alle stampe in occasione dei cento anni dalla sua nascita. Sulla sua figura l’ITAS di Matera organizzò una giornata di studio dal titolo “Il ruolo di Gaetano Briganti - Sviluppo agricolo nuova frontiera” che si svolse nell’aula magna il 18 aprile 1991. Il resoconto del convegno, elaborato dallo scrivente, fu pubblicato sul settimanale “Città domani” in data 28 aprile 1991. Qui di seguito se ne propone un compendio. “In apertura dell’incontro il preside dell’ITAS, Angelo Raffaele Bruno, presentò la figura di Gaetano Briganti facendo presente che l’Istituto agrario materano fu a lui intitolato nel 1977 su proposta del prof. Donno. Il preside si soffermò sul ruolo del grande agronomo “illuminato studioso meridionale di agricoltura di livello internazionale. Ma anche economista, politico e docente che sentì il bisogno di divulgare nelle aziende agricole l’istruzione agraria, in maniera che il contadino potesse migliorare, attraverso questa anche le proprie condizioni economiche”. La relazione di fondo della giornata di studio venne svolta da Giuseppe De Gennaro, ordinario di Storia Economica all’Università di Bari. Egli dapprima analizzò il rapporto esistente tra istruzione e agricoltura nell’Italia post-unitaria. “La Basilicata emerge in questo frangente - sostenne l’accademico - perché dà il via all’istruzione nel settore agricolo: autore ne è proprio il Briganti. Importante è la nascita, poi, dei Consorzi agrari, che sono organismi selezionati che stabiliscono rapporti costanti con il ministero dell’Agricoltura. In seguito furono create le Cattedre Ambulanti di Agricoltura, il quale modulo operativo passava attraverso tre fasi: le conferenze, le esercitazioni pratiche e i sopralluoghi nei poderi”. De Gennaro analizzò anche i risultati economici ottenuti nelle aziende dove erano stati impiegati sia i primi concimi chimici sia i primi miglioramenti fondiari. “L’azione svolta da pionieri come il Briganti – sottolineò in chiusura lo storico - si ispirava a ragioni ideali di risorgimento civile, l’affrancamento delle plebi rurali viene accomunato alle evoluzioni dell’agricoltura, dalla quale esse traggono sostentamento”. 

Vale la pena infine evidenziare una curiosità: Gaetano Briganti era fratello di Anna Briganti, emigrata nel 1903 negli Stati Uniti dove sposò Giovanni De Blasio di Sant’Agata de’ Goti (Avellino). Anna Briganti era la nonna materna di Bill De Blasio, importante uomo politico del Partito Democratico americano, già sindaco di New York dal 2013 al 2021, che fu in visita con la famiglia a Grassano il 24 luglio del 2014 e al quale fu conferita la cittadinanza onoraria. 

 

 Filippo Radogna