CATTARUZZI SI CONFERMA ORGANIZZATORE DI EVENTI STRAORDINARI

Non sappiamo se gli eventi di fine anno del Collegio di Udine (scusate il Collegio del Friuli Venezia Giulia) sono diventati una ricorrenza, certo è che ogni anno chi partecipa agli incontri formativi del Collegio del Friuli, si trova immerso in un percorso permanente di incontro fra storia, tecnica, scienza e qualche sollecitazione istituzionale (di seguito riportiamo il comunicato stampa dell’assessore Regionale all’Agricoltura Zannier).

COMUNICATO STAMPA ASSESSORE REGIONE ALL'AGRICOLTURA ZANNIER

Quest’anno il tema era “Vini rossi friulani e vini rossi francesi: stili di produzione e metodi di promozione a confronto”.

L’incontro è di quelli che iniziano con qualche saluto, quello dei Presidenti di Treviso, Gino Dall’Armellina, di Belluno, Manlio Nicolao, e di Venezia il collega  Marsura e una tavola rotonda. A guidare domande e interventi il collaudato giornalista Enzo Cattaruzzi che non è un parente del presidente. I relatori, certamente voci autorevoli del territorio che permeano il nostro Paese e non solo.

Ed ecco il nostro Collega Michele Zanardo, un Perito Agrario presidente del Comitato nazionale vini DOP e IGP. Certificare un vino significa riconoscerne la storia e la qualità e certamente il Comitato sarà al servizio del MIPAAFT per accompagnare un processo di continua evoluzione e crescita del settore vitivinicolo.

Al suo fianco l’enologo e collega Stefano Trinco. Trinco è uno di quegli enologi che il vino e le viti non solo le raccontano, non solo le innestano nel territorio ma le accompagnano in un processo di ricerca e evoluzione permanente e instancabile. Terzo relatore: “l’Assessore regionale all’agricoltura”. È qui non solo per spiegare il suo progetto di promozione dei prodotti e del territorio, ovvero del territorio e dei suoi prodotti, ma anche e soprattutto per affermare che Cattaruzzi e la categoria che rappresenta sono seri interlocutori della Regione.

Spunti e proposte non sono certo mancati, da aspetti tecnici, a sistemi e sperimentazioni di valorizzazione di alcuni vitigni e nuovi vini rossi che si affacciano sul mercato (con qualche sottolineatura anche di errori commessi) per sfociare a come costruire un sistema di promozione dei prodotti per favorire la loro affermazione oltre i confini della Regione e dell’Italia.

 Sempre affascinante la seconda parte dell’evento affidata a quel profondo pozzo di conoscenze che sa animare anche il più distratto dei presenti, Enos Costantini (Cattaruzzi al termine dei lavori lo riconoscerà a nome del Collegio con una targa).

Il suo narrare “L’immigrazione dei vitigni francesi in Friuli, un’integrazione di successo” assume un carattere quasi poetico. Se parlasse una giornata intera, non si sentirebbe una sola mosca volare. Enos, l’attenzione la cattura con la qualità, con i contenuti che sono frutto di studi assidui e di una appassionata ricerca di una vita. Un inciso, non manca mai il suo “compagno” che la vite la vive. Con lui con-divide questo affondare la ricerca degli incroci, dei viaggi, che semplici talee hanno compiuto, portati da persone lungimiranti e attente a coniugare caratteriste della pianta, produttività e l’ambiente che le ricevevano.

E per finire in bellezza i due enologi Trinco e Alessandro Dal Zovo hanno permesso di mettere a confronto tre vini rossi friulani con tre vini rossi francesi. Una comparazione fatta senza il timore di riconoscere che molta strada è stata fatta, ma che l’obbiettivo è posto più in là e più in alto.

Anche questi incontri contribuiscono a sollecitare processi già avviati e che ogni giorno trovano nuovi e convinti sostenitori.

Il Consigliere Povolo, visto il successo e la qualità della manifestazione, si è raccomandato per l’anno successivo e al Presidente Cattaruzzi non è rimasto che sorridere….

 

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