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RAGUSA MICROORGANISMI PER UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE

L’aereo è arrivato a Catania. A recuperarmi è arrivato il Presidente Balloni (Corrado). Qualcuno ha detto che la vita è un viaggio.  Certamente nel viaggio le nostre vite sanno raccontarsi, soprattutto se le strade attraversano quei territori che cullano la tua vita.

E’ nel viaggio che si manifestano le migliori espressioni, che affiorano memorie che si compiono nel disegno che segna la storia. La Sicilia non è un territorio inespressivo, senza passato, senza traccia indelebile delle Sue Storie. Anche quando l’amarezza, la tristezza e il dolore di marchi indelebili di devianze, delinquenze e mafie sembrano riempire l’immaginario collettivo i sensi nella sacralità e unicità di questa terra  ti rapiscono. Assapori così poco a poco la profondità di una cultura che qui s’innerva fra fede, culture, civiltà (al plurale) che essere recuperate come semi selezionati da seminate in ogni terreno fertile del mondo.

Con una guida sicura e tranquilla Corrado ha percorso quelle incompiute (le strade) che sono un poco il simbolo di una regione che nelle proprie forze dovrà ritrovare la capacità di dare corso a nuove stagioni di sviluppo. In poco più di un’ora eravamo arrivati a Vittoria, un capoluogo mancato per un orgoglio indigesto a Mussolini, ma che non ha perso il suo tratto blasonato, nemmeno nei quartieri che negli anni sessanta hanno espanso abusivamente la periferia della città. Vittoria, non te ne accorgi, ha una sua identità, lo vedi dall’assenza di semafori e degli stop agli incroci delle quadre. Ma Vittoria e le sue terre (ragusane) è anche una “Capitale” di prodotti ortofrutticoli apprezzati nel mondo (forse poco valorizzati per le loro inestimabili qualità). Basti citare il pomodoro Pachino, o il vino Fruttato e non solo, pesche, albicocche, ulivi …. mi fermo qui. Per capire cos’è Vittoria e il suo territorio basta osservare per alcuni minuti i piccoli e grandi camion carichi di ortofrutticoli che entrano nel mercato, uno dei più grandi d’Italia. Qui la terra rivestita di serre riflette i raggi del sole. Tutto sembra rispondere ad un ordine preordinato che “qui” si è generato in modo autonomo e unico. Anche muoversi in città è unico….  Qui la precedenza ha una sola regola essenziale e chiara, passa per primo chi proviene da destra. E così dopo una serata respirando l’aria del mare di Scoglitti e assaporato i sapori dei suoi pescherecci, con Romano uno degli enologi più apprezzati delle cantine siciliane, al mattino ci siamo ritrovati all’ITA Enrico Fermi, forse uno degli Istituti Tecnici siciliani più apprezzati, per partecipare ad un evento che ancora una volta dimostra come la scuola quando si apre a esperienze e professioni esterne si radica nel territorio diventando riferimento di sviluppo e crescita.

La giornata di studio che Corrado (Balloni) ha patrocinato e sostenuto, ha affrontato il tema dei microorganismi, quale nuova frontiera dell’agricoltura sostenibile. Un tema che è stato sviscerato da esponenti delle università di Salamanca  (Spagna), la Prof.ssa Paula Garcia, dal Prof. Francesco Lops dell’Università di Foggia e da docenti dell’Università Campus. Relazioni tecnico scientifiche di alto livello.

Una giornata che pur essendo scandita da alcuni interventi in spagnolo, ben compresi da tutti i presenti è stata seguita con un’attenzione straordinaria.

Al termine dell’evento non si può far altro che recuperare l’invito della Preside Prof.ssa Rosaria Costanzo, che con passione accompagna la sua Scuola Agraria, a far rivestire agli ITA un ruolo centrale nel contesto agroalimentare di tutta la provincia. Un impegno che i Periti Agrari dimostrano anche con la loro presenza e partecipazione.

Anche in questa occasione dobbiamo apprezzare la crescente attenzione di tutta la categoria siciliana a rinsaldare i legami con le nostre scuole. La Presenza del Consigliere Nazionale Amato e del presidente di Palermo e del presidente di Catania, nonché di numerosi colleghi ragusani dimostrano che i Periti Agrari e Periti Agrari Laureati hanno ancora molto da dare a questa terra.

Ed infine ringraziamo l’ITA E. Fermi e gli organizzatori dell’evento che ci hanno invitato e che ci hanno assicurato che verranno forniti al CNPAPAL gli interventi svolti dai relatori, che quando trasmessi verranno pubblicati sul nostro sito.

RAGUSA IL “COLLEGIO” DENTRO LA SCUOLA

 Poche parole per sottolineare il forte legame fra il Collegio e la Sua Scuola. Il Presidente Balloni, che da queste parti sanno chi è per meriti personali e familiari, nella scuola è uno di famiglia, conosce tutti e tutti lo conoscono. Essere dentro le nostre scuole non è importante come principio generale, lo è perché è casa nostra. Una casa nella quale si formano i nostri “figli” professionali, che anche nella nostra professione trovano ispirazione e alimentazione. Davvero un bel legame.

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